What A week!

HI guys,
Buongiorno! C H E  S E T T I M A N A.
Forse da quando sono qui è quella che mi ha lasciata più impressa, felice, amata, malinconica. Fino a martedì tutto bene, ma da mercoledì, wooow. Mercoledí mattina alle 6.30 è suonata la sveglia come ogni mattina da quando è cominciata la scuola, appena ho aperto gli occhi e l'ho sentita suonare ho capito che non era giornata, se poi di conseguenza non so che vestiti mettermi capisco che è ancora più terribile di quanto pensassi. Mi alzo comunque, ma appena salgo sul pullman giallo ecco che inizio a inondare il sedile di lacrime. Gli effetti della homesickness. Quando sono entrata a scuola, vedere tutte quelle persone sconosciute mi ha portata al limite. Per fortuna che è arrivata la mia super sorella a tirarmi su di morale. In bagno sentirla borbottare che non c'erano i fazzoletti per asciugarmi le lacrime mi ha tirato fuori un sorriso, in Italia nei bagni non abbiamo nemmeno la carta igienica o il sapone!
Con il mio naso rosso e un fazzoletto nella mano mi sono avviata alla lezione di politica, dove il professore arrabbiato con studenti che non seguivano ci ha assegnato il compito di copiare tutti i nomi degli articoli della costituzione americana. Seconda ora chimica, dopo aver prestato fede alla bandiera americana sento il mio nome provenire dagli altoparlanti, quindi, controvoglia, mi alzo e mi dirigo alla segreteria dove scopro che devo fare questo test di inglese per vedere se mi il mio livello è accettabile (ovvio). Se non potesse andare meglio nel mezzo della mia prova di ascolto inizia a suonare l'allarme per la prova antincendio. Una volta fuori, io nel mezzo di questo gruppo di adulti, inizio a essere interrogata sulla mia esperienza, la mia vita in Italia e se non ne sento la mancanza. Io ero li in piedi con le lacrime agli occhi a rispondere a monosillabi pensando quanto fosse terribile la mia vita. Una volta tornati dentro finisco il mio test di inglese, una volta in classe la prof mi dice che sarei dovuta rimanere il venerdì pomeriggio per finire il mio test che avevo saltato in quanto ero in segreteria. EVVAI!
Ovviamente la giornata era troppo perfetta perchè succedesse qualcos'altro: all'allenamento di pallavolo il(la) coach arrabbiata ci ha fatto fare un allenamento pesantissimo durante il quale le mie ginocchia sono andate non so dove perchè facevo fatica a stare in piedi. Arrivata a casa c'erano le mie tonnellate di compiti da finire. Mentre ero intenta a capire come si facesse un problema di matematica mi chiama la mia host mum da basso "Dinner is ready" (la cena è pronta). Scendendo mi trovo su ogni gradino della scala un biglietto con una frase per farmi stare meglio e alla fine sul tavolo c'era questa torta biscotto, "Homecoming?". E li vicina la mia sorella ospitante che si è alzata e mi fa "Vuoi andare all'homecoming con me?" Per chi non sapesse che cosa è, consiste nel ballo di inizio anno in ogni high school americana. E vai che mi emoziono di nuovo!! È stata una cosa dolcissima...
 Una giornata pessima si è trasformata in una delle migliori fino ad ora. Non è strano? Ho imparato che qualsiasi cosa succeda, se inizi la giornata triste e abbattuta, imponiti un sorriso perchè chi lo sa, magari alla fine risulterà essere una delle giornate migliori della tua vita!
Ieri mattina, la mia sveglia è suonata alle 5. Il mio host dad e io ci siamo messi in viaggio alle 5.45 direzione: AFS. In una città qui vicino abbiamo incontrato il mio liasion Jimmy che avrebbe portato me e altri 4 ragazzi nel nord della Virginia. Siamo arrivati alle 9.45 ed ero così contenta di vedere tutti di nuovo. Vedere persone che stanno vivendo la tua stessa esperienza, gli stessi problemi o gioie crea un legame che non potete nemmeno immaginare. I presenti erano, 4 studenti dalla Germania, 2 dall'Italia, 1  dalla Francia, 2 dall'Austria, 1 dal Qatar, 1 dalla Corea, 1 dalla Finlandia, 1 dalla Norvegia, 1 dal Giappone, 1 da Hong Kong, 1 dal Bangladesh, 1 dalla Thailandia. Insomma un misto di culture bellissimo <3
Abbiamo discusso le nostre giornate, la scuola, la famiglia, i problemi, gli usi. Quando poi giungi alla fine di queste giornate ti viene una tale malinconia, è come ripartire ogni volta e per chissà quanto tempo. Un volontario AFS mi ha detto, "alla fine di questo anno sai chi ti rimarrà più vicino e quali saranno le persone con cui avrai il legame più forte?" e io ho risposto indicando la casa "tutte le persone che sono li dentro". Ha annuito.
Vi aggiorno tra una settimana,
Joycie Poicie




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