"We gonna let it burn"



Hiii Guys,
probabilmente vi starete chiedendo che fine ho fatto domenica e cosa è successo di così importante da impedirmi di scrivere. Be', come sapete io il blog lo aggiorno a fine settimana e per me la settimana finisce oggi. Eh già, abbiamo avuto 4 giorni di weekend, a partire da sabato invece che giovedì come voi. E che weekend.
Innanzitutto giovedì, come tutti sapete, era Halloween e quale posto è migliore per festeggiarlo che gli Stati Uniti? Be' diciamo che non c'è tutta questa differenza dall'Italia nel modo in cui viene festeggiato, è una festa che ormai viene festeggiata anche nel resto del mondo, ma le foglie rosse della Virginia e i 25 gradi hanno dato quel tocco in più. Le caramelle, il trick or treat alla porta, i costumi da strega e le zucche (e che zucche!!) c'erano tutti. La mia sorella e la mia mamma ospitante hanno deciso di organizzare questa festa a casa nostra. Il tutto è iniziato alle 7 anche se Anna la exchange tedesca è venuta a casa prima per prepararsi per bene. Io idee per il mio costume non ne avevo, così mi sono messa sotto la doccia tornata dall'allenamento di pallavolo e mi sono detta la mia faccia rimane esattamente come quando uscirò di qua. E infatti, come ogni volta, appena mi sono vestita allo specchio ho lanciato un urlo. Con un po' di aggiustamenti ho raggiunto un risultato spaventoso. Alla festa avevamo due Alici nel paese delle meraviglie, una buona e una cattiva, poi Edward, cappuccetto rosso, una principessa con la voce da uomo, un gatto e un messicano. Ci siamo divertiti, abbiamo fatto una gara a chi intagliava meglio la zucca, abbiamo mangiato, giocato a Basket. Alla fine della serata la squadra vincitrice è stata quella di mia sorella con una zucca che vomitava. Fatta bene lo ammetto.
Il pensiero assiduo del libro di fisica che mi aspettava su in camera mi stava veramente innervosendo. Infatti la verifica di fisica sarebbe stata l'ultima e la più difficile del quadrimestre. Non l'ho ancora finita.
Il sabato abbiamo cominciato la giornata con l'ultima partita di pallavolo della stagione dopo la quale, purtroppo, devo dire ciao ciao. Di sport invernali ce ne sono, ma tra il nuoto, cheerleading, atletica e basket non ce ne è uno che sceglierei e quindi adesso inizia la mia stagione in palestra chi lo sa se inizierò a suonare il pianoforte. È sempre stato un mio desiderio quindi chissà se riesco a realizzarlo proprio quest'anno riservato a realizzare i sogni? Dopo la partita di pallavolo ho fatto una dormitona per ricaricarmi per i 3 giorni che avrebbero seguito. Nel pomeriggio sono andata da Anna e abbiamo preparato il piatto che avremmo portato al bonfire quella sera. oh quanto mi sono divertita! È sempre bello condividere i tuoi pensieri con qualcuno che ti capisce. Abbiamo passato la sera intorno a questo immenso falò a parlare di tutto e di più, W l'America!
Dopodichè a casa ci siamo riempite di film romantici e strappalacrime per un po' prima di crollare a letto. Domenica mattina ho fatto la mia prima visita alla chiesa (di cui qui ne hanno un'infinità) con la famiglia ospitante di Anna e abbiamo poi fatto, a casa, pannekoeken che sono le cosiddette crepés italiane. Che bontà. Alle 11 siamo partiti per Charles City che sarebbe questa cittadina in cui avevano questa rappresentazione della scoperta dell'America da parte di una delle navi. Pieno di indiani, civilizzatori, suonatori di cornamusa dalla Scozia e studenti della stessa agenzia di Anna. Infatti la ragione principale per cui ci siamo andate era quella di incontrare altri exchange students con i quali, purtroppo, non abbiamo passato più di tanto tempo. Invece abbiamo incontrato due studenti di legge dell'Erasmus e indovinate da dove? Italia e Belgio. Ho provato a mostrare le mie abilità linguistiche in italiano senza risultati, per passare subito di nuovo alla lingua inglese (devo dirvi che anche se loro hanno 6 anni in più di noi, il nostro talento batte di brutto il loro, shhhh). Eravamo così soddisfatte di noi! La vedo dura parlare in italiano quando tornerò a casa...
Lunedí mattina ci siamo messe in marcia io, la mia mamma ospitante e mia sorella per il dodicesimo centro commerciale più grande d'America. Il sogno di ogni donna. Il risultato è stato quello sperato, con due maglioni, tre pantaloni, una camicia e un paio di stivali stupendi che hanno preso il posto dei miei previsti UGG e che invece dovranno aspettare. Sono così contenta. Abbiamo passato due giorni incredibili, passare il tempo insieme serve così tanto a rafforzare i rapporti.
Il clima natalizio sta iniziando a farsi vedere con le prime canzoni alla radio, le classiche tazze rosse a Starbucks, le luci nell'albergo in cui siamo state ieri, i fiocchi rossi, il glitterio ovunque. Non vedo l'ora.
Vi mando un abbraccio,
al prossimo aggiornamento!
Joycie Poicie




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