It's almost Christmas

Sapete quei momenti in cui vi siete così felici che sentite il cuore crescere talmente tanto che sembra quasi scoppiare? Quando vi guardate allo specchio e vi ritrovate a sorridere come degli stupidi? Quando non ve ne frega più nulla di ciò che vi sta succedendo intorno perché siete voi e siete felici come non mai?  Ultimamente mi succede spesso e la ragione è solo una: NATALE. Sapete davvero non riesco a capire come ci siano persone che lo odiano, odiano la musica alla radio, l'albero di natale perché perde gli aghi o perché ci vuole troppo lavoro per montarne uno finto, incartare i regali per lo scotch ti si attacca alle unghie. Bene secondo me odiare il natale è come odiare essere felici o vedere altra gente esserlo. È che oggi la gente non fa altro che lamentarsi, dimenticandosi delle piccole cose che invece potrebbero fare la differenza. Per me durante questi mesi (4 domani) ho imparato ad essere felice per piccole cose, quando qualcuno ti sorride per i corridoi della scuola, i grazie meno aspettati, quando ti tengono la porta aperta per entrare a scuola, un complimento per un voto. Tutte cose che possono suonare stupide ma che per me fanno differenza.

Questa settimana è volata, forse perché le cose da fare erano interminabili, dai progetti per fine anno, ai compiti, ai workout, ideazioni per i regali di natale, incontri per i diversi club, ma essere impegnata mi fa piacere. Questo weekend è stato grandioso, ma stancante. Probabilmente in totale avrò dormito più di 20 ore. Un record.
È iniziato nel migliore dei modi, solitamente a casa, in Italia, essendo per metà olandese festeggiamo Sinterklaas, che sarebbe Natale per il resto del mondo e l'obiettivo è mettere le proprie scarpe davanti al camino la sera del 5 dicembre per svegliarsi alla mattina del 6  e ritrovarsi un regalo nella scarpa. Be' a qunto pare Sinterklaas ha mandato uno dei suoi aiutanti oltreoceano per portarci dei regali perché nelle mie scarpe da ginnastica c'erano 4 smalti della OPI. Ero così felice, è proprio come essere a casa. Il mio weekend è iniziato con due partite di basket, una femminile e una maschile, (meglio del football) durante le quali abbiamo mangiato brownies, caramelle. Dopodichè ci siamo dirette a casa di questa mia compagna della squadra di pallavolo. Non mi sono divertita così tanto da un sacco di tempo, abbiamo cantato, ballato, parlato e parlato. Alle 3 mentre 3 su 6 dormivano io ero sveglia, nel mezzo di una conversazione. L'orecchio sinistro ascoltava la domanda e quello destro aspettava la risposta mentre io desideravo con tutto il cuore che la conversazione finisse. Alle 9.53 mi sveglio e chiedo che ore sono, risposta: 7 minuti prima che mi venissero a prendere, ero sconvolta. Arrivata a casa mi sono infilata sotto le coperte e non mi sono mossa fino all' 1.30. Ero morta. Al mio risveglio armate di cioccolata calda, cappello, sciarpa e guanti ci siamo dirette a Main Street per assistere alla Christmas Parade. Praticamente ogni associazione o scuola della contea doveva sfilare su un carro o a piedi indossando vestiti natalizi, quindi c'erano 2 Grinch, qualcosa come 8 babbi natale e rappresentazioni della natività.
A casa io e la mia hmum ci siamo messe all'opera con Toffee, la cui preparazione dura tipo 2 ore di cui una è solo mescolare la pentola aspettando che diventa più consistente. Non finiva più, ma in due cel'abbiamo fatta. Ieri sera invece io, la mia sorella ospitante e la sua migliore amica ci siamo messe in macchina per andare a fare shopping natalizio e così ho concluso i miei acquisti. Dopodiché siamo andati a mangiare in fast food ed è successa un a cosa che mi ha lasciato troppa paura; stavamo mangiando un cheeseburger quando entra un omone alto e grosso, ma non è questa la parte che ci ha lasciate a bocca aperta, è la pistola che portava tranquillamente nella cintura dei pantaloni, scoperta dalla maglietta in modo che tutti la potessero vedere. Non era un poliziotto nè niente, semplicemente un cliente, una persona qualunque che va a mangiarsi un hamburger e si porta dietro l'arma. Prima di partire sapevo che fosse legale avere delle armi in casa usate soprattutto per la caccia, ma ogni volta che su instagram o facebook vedo una foto di ragazzi della mia età con ai piedi il cervo che hanno ucciso mi vengono i brividi. Così come quando siamo alle partite a scuola e ci sono ragazzine al primo anno di High School che marciano per la palestra con un'arma prima di cantare l'inno. Non riesco ancora ad accettarlo e probabilmente a fine anno non avrò cambiato opinione a riguardo.
Al prossimo aggiornamento!
Joycie Poicie

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