The best time of the year

Come dice la canzone stessa Natale è il periodo migliore dell'anno, e così è stato anche quest'anno. È stato diverso, si, ma fantastico comunque. Ho parlato con tanti exchange, condividiamo tutti i nostri pensieri e ammetto di essere stata un po' in ansia per il periodo natalizio, per la paura di sentire troppo la mancanza di casa, della mia grandiosa famiglia, ma da me la nostalgia non si è proprio fatta vedere, anzi è stato veramente uno dei periodi migliori come scrivevo in qualche post fa.
La settimana è iniziata a mille, con diversi impegni che non mi hanno proprio lasciato il tempo di annoiarmi. Lunedì mi sono svegliata in gran forma e con la scusa di dover preparare il regalo ad Anna mi sono messa all'opera in cucina e ho sfornato 2 lasagne, un vassoio di orecchiette, due vasetti di sugo e con il restante materiale ho fatto i famosi rustici leccesi, che delizia, proprio come essere in Puglia. La storia di Anna era solo una copertura, infatti il mio lavoro di 6 ore in cucina aveva come fine essere il regalo dei miei host brothers visto che al college avere del cibo in più e pure italiano non è mai un male. Il 24 abbiamo celebrato la Vigilia, come nel resto del mondo, a base di Puzzle, pizza e film natalizi. Il mio host dad doveva lavorare durante la notte purtroppo quindi ci siamo organizzati semplicemente per stare insieme e rilassarci niente di più. A un certo punto della serata io e i miei genitori in Italia ci siamo fatti forse il miglior regalo natalizio di sempre. Una chiamata skype di 1h 30. Vi chiederete cosa c'è di speciale, il fatto è che in tutti questi 5 mesi ci siamo sentiti al telefono una volta sola il 14 agosto e poi non ci siamo più sentiti al telefono né skype per il resto della mia esperienza. Il fatto di sapere di dover sentire le loro voci mi metteva tristezza, ma poi ho messo da parte la malinconia e ho tirato fuori il coraggio, mi sono detta 'smettila di essere egoista e pensa che magari anche loro vogliono vederti' e quindi ecco fatto. Non è stato triste né niente, una semplice chiacchierata tra famiglia, momenti che di solito erano così naturali, am che da quando sono qui sono un po' svaniti.
Il 25 alle 7, Natale, come tutti i bambini siamo corsi giù dalle scale e sulla panca di fronte alle scale c'erano i nostri regali grandi, quelli più importanti. Indovinate cosa c'era per me?.......... UGG! Ero così contenta, me li sono messa subito ai piedi e non li ho tolti per tutto il giorno, a parte per la nostra cena formale ovviamente e la mia dormita. Ci siamo accomodati sul divano e con calma abbiamo aperto tutti i regali, il che ci è voluto tipo 4 orette. Come a casa in Italia, ognuno a turno apriva il proprio regalo. Tra un regalo e l'altro abbiamo fatto colazione con salmone, bagel e caviale (il mio primo caviale). Poi dopo aver aperto tutti i regali, il mio host dad siccome tornava da 12 ore di lavoro è andato a riposare e così anche il nonno, quindi siamo rimasti in piedi noi più giovani. Io e Olivia ci siamo dirette a starbucks armate della nostra carta regalo e ci siamo prese due Latte alla cannella (per me) e menta (per lei). Dopodiché, tornate a casa, ho fatto la mia seconda chiamata skype con il resto della mia famiglia italiana, avevo paura che le voci fossero così alte che svegliassero tutti, ma è stato tutto moderato. Mi ha fatto così piacere essere, in piccola parte, presente ai loro festeggiamenti. Poi io e Olivia abbiamo guardato un film e nel frattempo ci siamo dipinte le unghie con gli smalti che ci siamo ritrovate nelle stockings (le calze appese sul caminetto). Ci siamo preparate per la nostra cena, ci siamo fatte i capelli, truccate e messe un bel vestito. Ma sapete come sono i ragazzi, non sempre hanno voglia di vestirsi bene quindi praticamente eravamo solo noi ragazze e gli adulti. A cena abbiamo mangiato il prosciutto, mashed potatoes e alla fine il dolce. La tipica cena natalizia americana. Era buonissima.
Abbiamo passato un po' di tempo insieme e dopodiché il mio hdad è ripartito direzione lavoro. Il 26 in America non si festeggia, è una giornata come le altre. Olivia è partita in mattinata per la North Carolina  per un paio di giorni e quindi io sono rimasta  da sola con i ragazzi, ma ci siamo divertiti comunque. La sera il nonno ci ha portati a cena fuori e siamo andati a mangiare thai, gnamm. Venerdì sveglia alle 9.30 e poi, per non perdere il vizio, palestra. Nel pomeriggio ho iniziato con le mie interviste skype per il mio progetto di fine anno con gli altri exchange della Virginia. Uno spasso, molto interessante siccome sono argomenti che ci riguardano. Poi ci siamo diretti da amici dove abbiamo passato una bella serata in compagnia.
Ieri, domenica,  è stata una giornata che aspettavo da tempo. Gli incontri AFS con i miei amici exchange mi mettono sempre di buonumore e così è stato anche ieri. Lo scopo della giornata era quello di informare le altre famiglie delle tradizioni natalizie del nostro paese, quindi io da buona italiana ho parlato di... Sinterklaas una festività olandese che si svolge nel mese di novembre/dicembre, accompagnata a Nathalie, dal Belgio. Abbiamo concluso cantando una canzone tipica olandese, imbarazzante. Ma non finisce qua, dopo ho dovuto parlare del Natale in Italia con Elena e anche li ho mostrato le mie doti canore cantando 'Tu scendi dalle stelle'. E così ho concluso le dimostrazioni dei miei talenti. Abbiamo passato all'incirca 3 orette in compagnia, a condividere problemi vari, notizie ai vari posti della Virginia. Mi sembra sempre di tornare a casa quando li vedo, mi mette allegria.
Questa settimana, condivisa tra la fine del 2013 e l'inizio del 2014, anticipa l'inizio di un nuovo anno scolastico che spero possa aspettare il più possibile, sto bene qui, a casa. I progetti per Capodanno, come ogni anno tra l'altro, non sono molti, ma su questo vi aggiornerò al più presto, spero.
Joycie Poicie.
Buon anno.

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