One step closer.

Il titolo di oggi l'ho scelto dalla canzone che sto ascoltando in questo momento 'A thousand years' di Christina perri, mentre ho il sole che mi colpisce direttamente in faccia. Un passo piu' vicino, non so esattamente a cosa, forse al mio ritorno a casa, ai 200 giorni qui che scadranno tra due giorni o semplicemente nella mia vita. Fatto sta che questa settimana ho avuto un sacco di tempo per riflettere sul tempo che passa e ho realizzato che no, non voglio tornare a casa, non ancora. Non so che cosa stia aspettando, un segnale, una parola, un'azione, ma so che non sono ancora pronta. Ci sono delle cose, dei traguardi, personali, che voglio ancora raggiungere. Se mi volto a guardare anche solo di un mese non mi riconosco, sara' che sentire gli uccellini al mattino quando mi sveglio o poter uscire dalla palestra senza mettere la giacca mi ha fatto realizzare quanto veloce stia passano il tempo e vorrei solo urlare e fermarlo, ma come quando volevo accellerare anche questa volta non c'e' verso che funzioni. L'unica cosa di cui sono sicura in questo momento e' che quando dovro' partire saro' straziata, lascero' un pezzo di cuore qui, per sempre.
Questa settimana non ha portato nulla di nuovo se non il sole, un telefono e un'amica con un anno in piu'. Be' per quanto riguarda il sole oggi siamo arrivati a 24 gradi che io e la mia hmum abbiamo deciso di goderci attraverso una passeggiata a Williamsburg, citta' storica e tra le prime colonie americane. La mia decisione di mettermi gli UGG non e' stata un buona idea visto che dopo un'oretta mi sembrava di avere i piedi nel forno. Williamsburg e' anche sede di un'universita' della Virginia, ma stamattina sembrava che si fossero tutti nascosti sugli alberi visto che il campus era deserto, Chissa'. Comunque e' ufficiale: benvenuta quasi primavera!
Parlando della mia amica con un anno in piu' sto parlando di un compleanno e prima festa a cui ho partecipato da quando sono qui. Il tema della festa era vittoriano e quindi un paio di settimane fa ho trovato un vestito semplice ma coordinato con il tema e per il compleanno ho ricevuto una maschera da mettermi, ma nulla avrebbe potuto prepararmi a quello che ho trovato aprendo la porta. Sembrava un matrimonio, vestiti lunghi stile prom, pettinature da parrucchiera e mi sono un po' vergognata di cosa indossavo io. Non importa, ho fatto finta di niente e mi sono avventurata. La festa comprendeva cena a base di pasticcini e te', un dj, e chiacchiere. Abbiamo riso, tanto, e ballato, zero io. Se c'e' una cosa che odio quando sono ad una festa e' quando mi obbligano a ballare e quindi ho messo in chiaro anche prima che i balli fossero iniziati. So che dovrei lasciarmi andare, ma e' una cosa che proprio non riesco a fare. La serata e' stata bella, mi mancava tanto festeggiare qualcosa o andare ad una festa, e' una delle cose che mi mancano di piu' dell'Italia, soprattutto perche' mi sto perdendo tutti i 18esimi delle mie migliori amiche.
Vedremo cosa mi aspettera' questa settimana, ma ogni mattina ci sara' il mio papa' ospitante a ricordarmi che potrebbe essere la migliore giornata della mia vita e di dare il meglio per renderla tale.
Buona settimana a voi,
Joycie Poicie.


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