A a abbronzatissima



Tornare a casa, alla normalita' e' sempre triste, se poi torni con un carico di ricordi, emozioni e una bella scottatura e' ancora piu' difficile. Questi 3 giorni mi hanno lasciato felice, con il sapore di sale in bocca e un po' piu' bambina. Dopo che questi 9 mesi di scuola sono finalmente finiti non c'era nient'altro che avrei preferito fare che andare al mare per un weekend, mettere i piedi nella spiaggia penso sia un po' il desiderio di tutti i studenti che passano ore, settimane e mesi in quelle aule. E' strano rileggere il mio post di quel lontano 2 settembre, il giorno prima dell'inizio di questa mia nuova avventura nella High School americana e ora mi ritrovo qui 279 giorni dopo con emozioni completamente diverse. Se a settembre era l'eccitazione nel finalmente inziare la scuola a farmi sorridere ora devo dire che la fine dell'anno non mi fa altrettanto felice. La scuola sembra un po' segnare il tempo, l'inizio e la fine dell'anno sono dettati dall'inizio e dalla fine della scuola, viviamo con il calendario scolastico incorporato. Sapere che non mettero' piu' piede nel luogo dove ho passato 6h 40 al giorno per 5 giorni alla settimana, se penso che non vedro' piu' quelle facce che mi erano diventate cosi' familiari dopo mesi mi salgono le lacrime agli occhi. Qualcuno mi dice che ci sono sempre i miei amici e la mia famiglia a casa ad aspettarmi, ma mi sembra quasi egoistico dire che l'America non mi manchera', che la mancanza di quelle persone con cui ho vissuto per un anno non si fara' sentire, E' per questo che in molti si riferiscono alla esperienza all'estero dicendo "It's not a year in a life, but a life in a year" (non e' un anno in una vita, ma una vita in un anno). Penso personalmente che descrive esattamente come mi sento io, abbiamo passato momenti felici, ma anche quelli tristi non sono mancati portandomi ad essere una persona molto piu' forte, coraggiosa e matura. Ora ed ora di inziare a realizzare che a tutto questo ci sara' una fine, che quest'anno e' finito ed e' ora di tornare alla normalita' ed io sono quasi pronta.
Viaggiare mi ha sempre riempita di gioia, vedere volti nuovi, luoghi sconosciuti e sentire lingue diverse mi fa sempre cosi' felice. In questo caso si e' trattato di soli 3 giorni, ma voi non sapete come mi sale l'adrenalina ogni volta che si tratta di riempire una valigia o di lasciare casa per una vacanza. E cosi' venerdi' ho deciso di andare a scuola nonostante nessuno dei Senior sarebbe andato e ho avuto l'occasione di dare i miei ultimi saluti. Lo ammetto sono resistita per 5 ore e poi all'ennesimo addio una lacrima mi e' scesa, Cameron venuto per recuperare me e Kaitlin non sarebbe potuto arrivare in un momento migliore in quanto se fossi stata in quella scuola per altri 5 minuti sarebbe stato un disastro. Con le flip flop ai piedi e gli occhiali d asole in testa siamo partiti direzione Virginia Beach. Questa volta era un altro evento sportivo che avrebbe occupato le nostre giornate, il piu' grande torneo di calcio sulla sabbia del mondo. Immaginate che vista la vicinanza della World Cup l'eccitazione per me era tanta e cosi' arrivati ci siamo messi in costume e ci saimo diretti al campo dove giocano i professionisti e indovinate chi giocava la prima partita? L'Italia ovviamente contro il Portogallo. Di italiano non avevano nulla a parte per il nome, ma me lo sono fatta bastare e ho tifato come se fossi a casa. Dopo una bella cena io e Kaitlin abbiamo fatto una passeggiata sulla spiaggia, facendo in modo di non mettere i piedi nell'acqua vista la possibile presenza di squali di notte. Siamo sopravissute. Al mattino ero ancora in pieno sonno quando Bob mi ha chiesto se ero pronta per vedere l'alba e cosi' in meno di due minuti ero fuori a piedi nudi e scarpe in mano, non ancora in grado di parlare, ma sempre pronta per fare delle foto. Dopo aver ripreso sonno ci siamo alzate e con Olivia siamo andare a fare la nostra colazione con vista oceano. What else? E cosi' abbiamo inziato la nostra super giornata a passare da un campo di calcio all'altro. Voi penserete, 'ma che sara?', be' pensate che se ne saranno all'incirca 40. Io e Kaitlin da brave fan ci siamo messe di impegno per seguire sia Cameron che Olivia passando il tempo tra una partita e l'altra ad abbronzarci o scottarci. La stessa cosa l'abbiamo ripetuta oggi, ma con meno carica. Si sa che il sole stanca. la squadra di Olivia non ha vinto, mentre quella di Cameron e' arrivata seconda deludendoci un po' visto che era cosi' vicino al primo posto. La stanchezza si e' fatta sentire al momento di tornare a casa, facendomi dormire per le 2 ore di macchina fino a casa.
Adesso sono le 22.18 e sono pronta per andare a dormire.
A presto, godetevi i Mondiali!!!!!
Joycie Poicie







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