It is not a goodbye, it's a 'see you soon'

Il film che mi scorre davanti agli occhi mi ricorda tanto di un anno fa. Solo un anno fa uscivo da quel cinema nel centro di Amsterdam circondata da persone che fingevano di essere zombie. Se ancora non avete capito di che film vi sto parlando e' World War Z. Stasera dopo la partita USA-Portogallo che ci ha lasciati con l'amaro in bocca avevamo bisogno di qualcosa di forte da vedere e cosi' in questo momento mi ritrovo qui, seduta davanti alla tele, accompagnata da Olivia e il suo fidanzato, al lato sinistro la finestra dove il cielo e' quasi nero nonostante l'orario e a destra il mio solito the verde che ormai mi fa compagnia dal mattino alla sera. Sono felice in questo momento, forse per le due bellissime chiamate skype che ho avuto oggi o forse per la coscienza che mi dice che tra 8 giorni e' ora di lasciare la Virginia per ritrovare tutte quelle persone che non vedo l'ora di riabbracciare.
Mi sembra un'eternita' dall'ultima volta che vi ho scritto, eppure e' stato solo 7 giorni fa. Non che sia successo molto nel frattempo, anzi, c'e' stato qualche addio, partite di calcio che mi hanno riempito i pomeriggi, allenamenti in palestra e conversazioni con persone a casa. Ma iniziamo dall'inizio.
Domenica dopo avervi scritto mi sono messa in macchina e sono andata da Sarah. Non avveamo grandi piani per il pomeriggio, se non parlare, parlare e parlare. E cosi' abbiamo fatto, per ore. L'unica cosa che ci ha interrotte e' stat la partita Argentina-Bosnia, il nostro viaggio a Wall Mart e il film che abbiamo visto tutti iniseme. Alla sera sono completamente crollata, forse per la sveglia che mi avvea svegliata alle 4 o semplicemente per la lunghissima conversazione che abbiamo avuto. Al mattino mi sono svegliata per il caldo, eccitata per la mia uscita con entrambe Sarah e Anna al mare o oceano a Yorktown. Abbiamo passato un sacco di ore tra nuotate, sessioni di abbronzatura e pause gelato. Non ci sono giornate migliori per me se non fosse stato per il mio addio con Anna che sarebbe partita il mercoledi'. Abbiamo entrambe trattenuto le lacrime e con la promessa di vederci presto ci siamo abbracciate e dette arrivederci. Mi ha rallegrato un po' arrivare a casa e vedere la partita con la mia famiglia e avendola vinta la felicita' e' raddoppiata. Il resto dellla settimana e' proseguito tranquillamente, fino a ieri. Ho iniziato a preparare le valigie, non so se sia per la felicita' di tornare a casa o per l'ansia di non riuscire a finire tutto, cosa che mi e' riuscita perfettamente con 31 kili e 9 dollari in piu'. Ho dovuto vendere qualcosa in modo da farci stare tutto in valigia ed e' quello che io e Olivia abbiamo fatto appena lei e' tornata dal lavoro. Dopo aver percorso tutto il centro commerciale ed aver detto addio per l'ultima volta ci siamo dirette al ristorante messicano dove ci e' venuto a trovare il suo fidanzato e abbiamo mangiato in 3. Molto romantico. Dopo la cena non abbiamo rispettato le regole che ogni mamma italiana ha ma ci siamo tuffati in piscina al buio e abbiamo nuotato per un'oretta sotto le stelle.
Oggi dopo colazione mi sono messa davanti alla tele e ho guardato Forrest Gump, trovandolo uno dei film piu' belli che io abbia mai visto e che quindi consiglio a tutti. Verso le 5 ci siamo messi in macchina per andare a vedere la partita in un bar con la delusione di tutti alla fine.
Questa settimana a venire mi aspettano diversi impegni, andare dalla parrucchiera, e poi l'ultimo saluto con tutti i miei amici venerdi' sera.
Il prossimo post ve lo scrivero' dopo una rigenerante giornata nella SPA per il compleanno di Olivia.
A presto,
Joycie Poicie.


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